Brevi cenni su ossigeno-ozonoterapia e sport, fatica e sistema immunitario.
A cura del dottor Liaci *, ozonoterapia e sport Torino.
La traumatologia dello sport è una branca della medicina sportiva che si occupa della diagnosi e del trattamento delle patologie che colpiscono l’atleta in attività.
I problemi però non sono solo legati ai danni occorsi dopo incidenti sportivi ma riguardano anche quelli sviluppati in seguito ad intensa attività di preparazione o di gara.
A volte soggetti apparentemente sani devono impegnarsi a fondo per modificare le proprie caratteristiche anatomo-funzionali di base al fine di poter svolgere un esercizio in modo vincente; oppure sono colpiti da vere e proprie malattie professionali, sorte a causa del tipo di attività sportiva
che svolgono.
L’Ossigenoozonoterapia si propone come una possibile terapia alternativa / complementare ai tradizionali presidi terapeutici offerti al mondo dello sport.
È ormai assodato che una pratica sportiva moderata aumenta il numero die mitocondri, la maggiore produzione energetica cellulare, l’efficienza del sistema immunitario sia nella modulazione che nella attivazione di sistemi effettori; l’esercizio fisico stimola infatti la fagocitosi.
Si tratta di un capitolo della medicina dello sport di grande attualità; le continue osservazioni a carico del sistema immunitario ed il suo accertato coinvolgimento nel mantenimento dell’omeostasi dell’organismo lo rendono protagonista anche nelle discussioni in campo medico-sportivo.
La pratica sportiva ad altissimo livello, che comporta elevati stress psico-fisici, determina una condizione di immunodepressione relativa. Infatti in letteratura si possono trovare numerose pubblicazioni che evidenziano come l’aumento del carico di lavoro eleva il rischio di infezioni del tratto respiratorio superiore.
La funzionalità del sistema immunitario viene mantenuta dal corretto rapporto tra linfociti T4/T8 (helper/suppressor); tale rapporto dovrebbe essere sempre >1.5. Dopo intenso sforzo fisico prolungato questo rapporto rimane compromesso per diverse ore.
Esistono altri effetti sul sistema immunitario dell’intensa attività fisica che incidono successivamente anche su altri sistemi, primo tra tutti quello endocrino:
- ridotta attività ormonale
- ridotta sintesi di testosterone
- ridotta concentrazione ematica di glutamina
La diminuita sintesi di testosterone può tra l’altro spiegare le brusche variazioni d’umore e i disturbi della fame negli atleti in overtraining. La ridotta produzione di glutamina determina una scarsa formazione di linfociti T helper e quindi una alterata modulazione immunitaria.
In caso di sovra-allenamento si riduce la sintesi di immunoglobuline, cala la disponibilità di aminoacidi ramificati con aumento del rapporto triptofano/aa. ramificati provocando un maggior ingresso di triptofano nel SNC (interferenze ipotalamiche).
Ozonoterapia e sport Torino.
Fatica e sistema neuro-immunitario
A cura del dottor Liaci *, ozonoterapia e sport Torino.
Si tratta di un argomento che ha cominciato a destare molto interesse specialmente quando negli anni 80 si osservò come fattori psico-sociali percepiti come eventi stressanti sembrano aumentare il rischio di infezioni e tumori.
La nuova definizione di sistema immunitario lo pone come il “cervello” mobile del corpo che svolge la propria azione modulante attraverso immunotrasmettitori.
Esistono delle osservazioni favorevoli alla teoria: in diversi organi linfatici (milza, timo, placche di Peyer, midollo osseo, linfonodi) sono presenti terminazioni nervose sia adrenergiche che colinergiche varie proteine antigeniche del SNC sono state localizzate su immunociti i cosiddetti neuropeptidi (POMC), endorfine ed ACTH si trovano sia nel SNC che in cellule immunitarie.
Importanza particolare riveste l’Interleukina-1 (IL-1), secreta dagli immunociti (Monociti M1)
IL-1 ha, in vivo, proprietà di termoregolazione, di controllo sul ritmo sonno-veglia e sul centro della fame-sazietà. Stimola inoltre il rilascio di ACTH e glucocorticoidi (neuro-ormoni).
Attraverso l’ipotalamo è l’artefice dell’attivazione dell’asse sistema immunitario SNC quando si presenta uno stimolo immunogeno (correlazioni tra modulazione sinaptica, plasticità neuronale e memoria).
Gli effetti dell’IL-1 dipendono dagli eicosanoidi, per attivazione della cascata dell’acido arachidonico (correlazione con ozono medicale).
Altre correlazioni esistono in materia di POMC. Si tratta di prodotti di scissione della pro-oppiomelanocortina che rivestono un ruolo decisivo nei rapporti bidirezionali tra SNC e sistema immunitario.
Le azioni principali sono:
- per somministrazioni singole o di breve durata sono di tipo attivante sulla risposta immune e per somministrazioni ripetute risultano inibenti con conseguente aumento dei fenomeni infettivi e
- disseminazioni neoplastiche
- sul sistema immunitario aumentano la chemiotassi, sono istaminoliberatori, favoriscono l’attività di cellule natural killer
- aumentano la produzione di superossido con aumento di sintesi di interferoni (IFN) e di IL-2.
Ruolo dell’ossigeno-ozono terapia
A cura del dottor Liaci *, ozonoterapia e sport Torino.
Questa tecnica terapeutica si avvale dell’Ozono medicale, un gas che viene utilizzato in medicina per la cura di numerose patologie.
La concentrazione della miscela di gas non sono considerate pericolose per l’organismo umano; studi di tossicologia hanno dimostrato l’assenza di quegli effetti dannosi che invece sono caratteristici dell’ozono come inquinante atmosferico.
Le vie di somministrazione, se si eccettua quella inalatoria (tossica ed irritante per l’apparato respiratorio), non prevedono reazioni avverse quando utilizzate secondo criteri scientifici.
Come risulta da una revisione bibliografica mondiale i campi di applicazione sono molteplici.
- cefalee
- sclerosi multipla , Parkinson, Demenze
- maculopatie retiniche
- patologie proctologiche
- gengiviti e periodontiti
- vasculopatie
- infezioni congiuntivali e cheratiti
- peritoniti
- lipodistrofie
- artrosi
- ernie discali
- affezioni dermatologiche
- allergie
- disordini del sistema immunitario
- artrosi, tendinopatie, lesioni post trauma, ritardo di cicatrizzazioni e di riparazioni fratture
- linfedema
I motivi per cui questa molecola presenta utilità terapeutica sono dovuti ai suoi effetti epigenetici e
ai conseguenti effetti biologici:
- metabolici
- eritrocitari
- battericidi, fungicidi, virustatici
- immunitari
Gli effetti metabolici (aumentata attività mitocondriale e formazione di ATP, attivazione del metabolismo lipidico) producono un aumento della disponibilità energetica. Questo effetto è interessante nelle condizioni di carenza di substrati energetici, come durante malattie croniche o in occasione di sforzi fisici intensi e prolungati.
L’ozono medicale determina nel globulo rosso un aumento della sua deformabilità (diminuzione nella viscosità ematica) ed un maggiore effetto deossigenante (variazioni nella concentrazione intraeritrocitaria di 2,3DPG); chiara quindi la maggiore ossigenazione dei tessuti prodotta dalla
terapia.
Sull’asse immunitario osserviamo come l’ozono stimola la produzione di citochine antinfiammatorie ed attiva il sistema reticolo-endoteliale (interessante il suo ruolo
di modulatore della risposta immunitaria e nella infiammazione cronica).
Ozonoterapia e sport Torino.
Il razionale per l’impiego nei problemi traumatologici riside in quattro motivi:
- miglioramento della microvascolarizzazione locale
- aumento dell’apporto di ossigeno
- aumento dell’apporto metabolico
- riduzione dell’edema ed aumentata eliminazione die rifiuti cellulari – attivazione immunitaria (macrofagi).
Alla grande duttilità di questa metodica ed alle sue indubbie qualità terapeutiche si aggiungono le molteplici vie di somministrazione, le minime controindicazioni (ipertiroismo e favismo) e gli scarsi effetti collaterali (prevalentemente psicologici)
L’ozono medicale può essere somministrato, nelle patologie sportive attraverso le vie:
- sottocutanea
- intramuscolare
- intraarticolare
- endovenosa (reinfusione ozonizzata)
- insufflazioni rettali
La via sottocutanea è certamente la più utilizzata nella terapia delle patologie dolorose a carico di muscoli e tendini, ma anche in caso di disturbi del tono muscolare, dopo intensa attività fisica associati a riduzione della perfusione tissutale (claudicatio).
L’ozono aumenta la velocità di eliminazione dell’acido lattico.
Per somministrazione intramuscolare è utile nelle affezioni del rachide, siano esse artrosiche o da ernia discale.
Patologie come la gonartrosi o la coxartrosi possono essere curate attraverso la somministrazione locale intra e periarticolare.
Infine nelle patologie vascolari, la terapia con ozono si avvale della somministrazione endovenosa attraverso la (rapida) lenta reinfusione di sangue ozonizzato.
I campi di impiego in medicina dello sport sono innumerevoli.
Dati recenti riguardano il possibile effetto antistress di questa molecola legato all’effetto aminergico (Dopamina) e all’aumento delle concentrazioni di ATP, entrambi neurotrasmettitori eccitatori.
Interessanti per concludere i dati dell’OOT quando confrontati con il deidroepiandrosterone (DHEA): sembra infatti che l’ozono medicale ne aumenti le concentrazioni ematiche.
Le controindicazioni all’uso sono le seguenti:
- turbe piastriniche
- tireopatie (ipertiroidismo)
- favismo
- gravidanza
- dosaggi incongrui
- attrezzature obsolete e/o non controllate
Gli effetti collaterali della terapia dipendono dalla via di somministrazione; in traumatologia sportiva sono essenzialmente locali e di breve durata (lieve bruciore e modesto arrossamento dopo somministrazione cutanea, transitorio senso di peso dopo l’uso intramuscolare).
Dall’analisi di quanto esposto, possiamo affermare che la terapia con ozono medicale è interessante ed il suo uso risulta vantaggioso.
La semplicità di utilizzo, i ridotti effetti collaterali, la buona tolleranza del paziente ed il vasto campo d’impiego possono proporla come una utile alternativa terapeutica (come già risulta da studi preliminari) in medicina dello sport.
A cura del dottor Liaci *, ozonoterapia e sport Torino.
* Medico sportivo, collaboratore IMSTO